N°4

LA DONNA CHE MORì DUE VOLTE (II° parte)

 

-  Se uno ti porta via la moglie, non c'è peggior vendetta che lasciargliela.

Sacha Guitry, Elles et Toi, 1947

 

-  Quando uno ha avuto una volta la fortuna di amare intensamente, passa la vita a cercare di nuovo quell'ardore e quella luce.

A. Camus, L'estate

 

Tra i boschi del Westchester. Adesso.

 

Non appena riaprì gli occhi si ritrovò legato ad una parete metallica, con addosso il suo costume. Pur con la testa che gli duoleva, era ben consapevole di quanto gli fosse accaduto. Il suo pensiero andò a Belinda.

< DEMONICUS!! Dove sei, bastardo? So che ci sei, vieni fuori!> gridò.

<Impetuoso come sempre, vedo. Non sei cambiato molto in questi anni.>

<FATTI VEDERE!!>

E quasi in risposta alle sue grida il perfido dottore apparve, indossando il caratteristico come viola con mantello blu. Non vi erano dubbi che fosse lui, la sua faccia era terribilmente sfigurata da un cancro della pelle, che l’aveva resa mostruosa: la pelle pareva sciolta, con dei filamenti di carne fusa si tendevano davanti la bocca ogni volta che parlava; il naso assente, sparito lasciando al suo posto solo i due fori delle narici... era impossibile simulare una cosa del genere: era davvero  Douglas Birely noto come Dottor Demonicus. (1)

<Dov’è Belinda? Cosa le hai fatto?>

<Tranquillo, arriverà il suo momento. Prima però abbiamo parecchie cose di cui parlare...>

<Credevo che fossi morto quella volta a Demonica...>

<Già, così credevi. E grazie all’intervento di tua moglie e di quel bastardo di U.S.Agent c’è mancato poco. Ma sono sfuggito ai cancelli dell’inferno e sono qui per fartela pagare...>

<Risparmiami la teatralità, Demonicus. Che cosa vuoi da me? Perchè hai ucciso quelle ragazze?>

<Immagino che questo sia il momento in cui comincio il mio monologo da criminale... come in quei vecchi film di una volta. E sia Occhio di Falco, cadremo in quel vecchio clichè... ti racconterò tutto per filo e per segno, prima di ucciderti come meriti. Oh e nel frattempo preoccuparti di escogitare un piano per la fuga, perchè tanto non uscirai vivo di qui. Rassegnati. Non ti libererai mai da quelle manette meccaniche, e anche se ci riuscissi c’è una dozzina di uomini al piano di sopra e sei senza il tuo arco e le tue frecce;  inoltre e nessuno sa che sei qui. Non verrà nessuno dei tuoi amici Vendicatori a salvarti.>

<Come sei sopravissuto?> (2) chiese Falco, fingendo di non avere sentito quanto aveva appena finito di dire.

<Grazie a Kuroko... la mia amata Kuroko. Lei non si arrese, e nonostante il crollo dell’isola riuscì a trascinarmi verso un mezzo sottomarino... purtroppo, durante il tragitto un masso staccatosi dall’alto la colpì ad una tempia, uccidendola sul colpo. Ero io sulla traiettoria , ma lei mi spinse di lato, salvandomi la vita a discapito della sua. Kuroko...> Demonicus diede le spalle al suo prigioniero, e si portò il mantello al volto, ascuigandosi una lacrima.

<Era la sola donna che era riuscita ad amarmi... chi altri sarebbe disposta ad amare un mostro come me? Era una donna unica al mondo... e tu, tua moglie e i tuoi compagni Vendicatori me l’avete portata via!>

<Non siamo stati noi, Demonicus! Fu Kuroko a venire a chiedere il nostro aiuto, era terrorizzata dal tuo folle piano! Sei tu che hai innalzato un’isola dal pacifico, che ha rapito un aereo civile americano  e ha evocato un maledetto demone! La colpa di quanto le è accaduto è solamente tua...>

<MENTI!> rispose il dottore, girandosi di scatto e colpendo il Vendicatore con il dorso della mano.

<Foste tu e i Vendicatori a mandare a monte i miei piani...e tu eri il presidente (3), anche se nei panni di Golia. Per questo diedi l’ordine affinchè Mimo rimanesse come nostra prigioniera; pensavo che questo ti scoraggiasse a ordinare un secondo assalto all’isola. Ma la tua ex e USAgent mi misero i bastoni tra le ruote, e causarono quel terremoto che uccise la mia amata Kuroko. Quando tornai negli Stati Uniti ricominciai da capo, ripartì da zero offrendo al miglior offerente i miei servizi come esperto nel campo dell’ingegneria genetica, accumulando il capitale necessario al mio piano di vendetta. Ho giurato di vendicarmi di tutti voi Vendicatori, di tutti coloro che mi ostacolarono.> gli disse fissandolo negli occhi.

< Il mio primo obiettivo era Mimo, ma venni a sapere che morì poco tempo dopo. Questo mi diede l’occasione di sfruttare la sua morte per potermi vendicare di te. Giurai di farti rivivere la sua morte più e più volte... anche se non ero riuscito ad ucciderla io, sarei riuscito ugualmente a farti riprovare quel dolore. Presi delle disperate dalla strada, le modIficai geneticamente affinchè assomigliassero in tutto e per tutto a Mimo, poi pagai degli istruttori affinchè insegnassero loro a muoversi e a battersi come faceva lei... li hai visti i filmati no? Dovrai ammettere anche tu che erano uguali alla vera Mimo... sono certo che vedere le sosia della tua bella ex moglie venire brutalizzate in quel modo è stata una pugnalata al cuore...> sghignazzò. L’espressione furente di Falco era più che eloquente.

<Sei un pazzo sadico, ecco cosa sei!> gridò cercando invano di liberarsi delle manette.

<Non m’importa di quello che farai a me. Ma libera Belinda almeno ... hai ragione, ormai mi hai in pugno, lei non ti serve più. Lei non c’entra con quanto è successo a Demonica!>

<Davvero non hai ancora capito? Dopo tutto quello che ti ho appena detto? Sei davvero più stupido di quanto si dice, Occhio di Falco.>  così dicendo schioccò le dita, e da una porta dietro di lui uscì la ragazza, incolume, libera, e con un diabolico ghigno sul volto.

<Belinda?> esclamò incredulo l’arciere.

 

Appartamento di Belinda Healey. La sera prima.

 

<Buonasera, Belinda...>

<MALEDIZIONE! Mi hai spaventata, cazzo!>

<Le mie scuse, non era mia intenzione farlo, ma comprenderai che non potevo certo avvisarti del mio arrivo.>

<Perchè sei qui?> chiese la giovane donna.

<E’ ora, il piano è iniziato. Sono appena stato al porto, ho convocato gli uomini, adesso tocca a te.>

<Sono pronta, non ti preoccupare. Barton ce l’ho in pugno. I soldi sono sul conto?>

<Controlla tu stessa...> le disse, girando verso di lei un computer portatile.

<Bene dottore. Lo porterò al luogo prefissato, lei si faccia trovare lì con i suoi uomini. Vedrà che non rimarrà deluso.>

<Lo spero bene, visto quanto ho fatto per te e quello che ho investito.>

<Farò quanto mi ha chiesto, non si preoccupi. Gliel’ho detto, ha perso la testa per me, farà qualsiasi cosa che gli chiederò. Ha letto i rapporti che le ho mandato in questi mesi no?>

<Ovviamente. Molto soddisfacenti. In ogni caso, ci sarebbe una cosa che dovresti dargli domani, quando lo vedrai...> e le porse la caratteristica maschera di Mimo.

 

Nel cottage del Westchester, laboratorio sotterraneo. Adesso.

 

<Belinda... cosa ti ha fatto?>

<Mi ha reso bella e ricca, ecco cos’ha fatto. Mi ha dato questo bell’aspetto e mi ha ingaggiata per sedurti... e lasciatelo dire, bello, è stato uno scherzo. Il sesso ti rimbambisce, sai? E da quel che ho sentito su di te, non è la prima volta che ti fai abbindolare da una squinzia...>

<Che cosa le hai fatto, Demonicus? Le hai fatto il lavaggio del cervello?>

<Non ci sei ancora arrivato? Anche dopo quello che t’ho raccontato? O forse non ci vuoi arrivare?  Sei veramente un gonzo... senza i tuoi amici Vendicatori non vali nulla! Lascia che ti mostri chi è Belinda Haeley...>

Attivò uno schermo alle sue spalle, che mostrava la foto segnaletica di una ragazza dai capelli corvini dall’aria trasandata.

<Questa viene dall’archivio della polizia di Chicago. Eccola la tua Belinda: in realtà si chiama Francine Newandyke, (4) ha vissuto per le strade, tra spaccio e furtarelli. L’ho rintracciata e le ho offerto una nuova faccia e nuova vita, in cambio della tua fine. >

<N-Non... ci credo.>

< Come avrei potuto rifiutarmi? Guarda com’ero... e guardami come sono adesso> rispose la ragazza strizzandosi provocatoriamente i grossi seni <Inoltre mi ha pagato profumatamente per ogni giorno trascorso con te. Uscita di qui mi aspetta la bella vita... >

<Su questo mia cara devo dissentire...> le conficcò l’ago di una grossa siringa nella giugulare. La donna dopo aver emesso un urlo di dolore cadde al suolo, in preda alle convulsioni. La sue pelle cominciò a riempirsi di bolle, poi lentamente cominciò a cedere, come liquefacendosi.

< BASTARDO! COSA LE HAI FATTO?> gridò Clint.

<Il piano era uccidere tutte le donne con le sembianze di Mimo. Tutte. Inclusa lei. Non importa che abbia mentito, in questi mesi trascorsi assieme te ne sei innamorato...  che babbeo! Credevi davvero che fosse una sosia della tua defunta ex moglie, che ha chiesto il tuo aiuto e poi si è innamorata di te? Era tutto un mio piano! Io l’ho riunita a suo “fratello”... a cui tra l’altro, ho fatto venire il cancro. (5) Ha lavorato per me fin dall’inizio! E adesso morirà qui, davanti ai tuoi occhi, proprio come fece Mimo. Perderai la donna che ami come io ho perso Kuroko.> poi tirò fuori una seconda siringa:

<Ma non ti preoccupare, vi ricongiungerete presto all’altro mondo. Stai per condividere il suo stesso fatto: questo preparato di mia invenzione ridurrà il tuo corpo esattamente come il mio volto... il processo sarà lungo e doloroso, l’unica cosa che potrai fare è implorare una morte veloce... cosa che per altro non avrai.>

Si avvicinò minacciosamente al suo braccio e quando stava per iniettargli il liquido, improvvisamente, sibilando nell’aria, una freccia gli tolse dalla mano la letale siringa.

<CHI DIAVOLO...?> gridò Demonicus.

<K... BLACK ARROW!> esclamò Occhio di Falco.

<Allontanati da lui, mostro.> disse la ragazza incappucciata, incoccando un’altra freccia.

 

Appartamento di Clint Barton a Coney Island, diverse ore prima.

 

<Clint, potrei venire con te, guardarvi le spalle. In due potremmo...>

<E ci ridai. No Kate. Ti ringrazio per essere venuta qui ma adesso te ne torni a casa. Le lezioni sono sospese.>

<Ma...>

<Niente “ma” va bene? O fai quel che ti dico io o finisce qui!>

Clint non era dell’umore di discutere, e Jessica fece desistere Kate dal continuare. Ma la ragazza non si arrese e, ricordando la lezione di quel pomeriggio sulle “cimici”, gliene piazzò una nel costume che Clint portava all’interno del suo borsone sportivo. Un per la sua abilità, un per l’agitazione che l’arciere provava in quel momento, ma Clint non si accorse di nulla, nemmeno che la ragazza li seguì a bordo della sua auto.

 

Quando udì il grido di Belinda, Kate non esitò ad entrare in azione: in un attimo si mise la maschera e indossò il suo costume nero, a cui aveva aggiunto  una cappa con cappuccio viola . Da lontano osservò Clint sparire dentro la casa dopo aver steso i cinque sicari, ma non fece in tempo a raggiungerlo quando pochi minuti dopo vide il Dottor Demonicus uscire dalla porta e dare ordini agli uomini.

<Gli altri?> chiese ad uno di loro, che si stava ancora riprendendo per i colpi subiti

<S-Stanno arrivando. Erano in perlustrazione, verificavano che l’area fosse sgombra e che non vi siano “curiosi” nei paraggi.>

<Bene. State di guardia adesso. Non voglio venire disturbato da nessuno.>

<Certamente dottore.>

Mentre osservava la scena e decideva il da farsi, venne sorpresa da uno dei suddetti uomini, che la immobilizzò prendendola alle spalle.

<Bene bene.... che cosa abbiamo qui?> chiese sarcasticamente .

Seppur colta di sorpresa, Kate reagì colpendogli il ginocchio col piede destro e, quando l’uomo si piegò in avanti, imprecando per il dolore e insultandola nei modi peggiori, lo abbattè colpendolo al volto con un calcio.

 

Gli altri si misero nelle rispettive posizioni, tutti attorno al perimetro della casa, tre per ogni lato, escluso il sud, dove all’appello mancava l’uomo steso da lei.

<Dov’è Marvin?> chiese uno dei due.

<Non lo so, non risponde alla radio. Starà pisciando.>

<Dovremmo andare a vedere?>

<Aspettiamo qualche minuto, non credo sia il caso si andare a cercarlo. >

<Dio, hai visto quello lì, prima? Combatteva come un indemoniato. Ha steso cinque dei nostri in pochi minuti.>

<Già... mi chiedo perchè faccia mostruosa non ci ha dato l’autorizzazione per portare armi da fuoco. L’avremmo freddato sul colpo.>

<Pare che lo volesse vivo, per una specie di faida personale, non chiedermi perchè. Con quello che mi paga può anche farlo a pezzettini e mangiarselo...>

<Ah, vista la faccia non mi sorprenderebbe...> e i due si misero a deridere Demonicus.

Kate prese delle frecce narcotizzanti dalla sua faretra, prese la mira e colpì i due, che caddero a terra privi di sensi nel giro di pochi secondi. Si arrampicò sul tetto e da lì, muovendosi lentamente, arrivò sopra le teste degli uomini sul lato nord. Si lanciò su di loro, atterrando sul primo, poi colpì il secondo con un calcio all’addome. Infine, come appreso da Clint, mise il terzo K.O. usando il suo arco come una mazza.

Scoccò poi un’altra freccia in direzione degli altri, stavolta con una capsula pieno di gas soporifero che una volta frantumatasi all’impatto liberò una nuvola di fumo che tramortì i sicari rimasti.

Aveva sconfitto da sola dodici uomini ben più grossi di lei. Si prese pochi secondi per compiacersi per se stessa, poi entrò dentro il cottage. Vide al centro del salotto una botola aperta, da cui veniva fuori della luce. Entrò lentamente e vide Occhio di Falco in balia di Demonicus, che era in procinto di fargli l’iniezione letale. Senza esitazione scoccò la freccia che evitò il fato al suo mentore.

<Allontanati da lui, mostro.>

Demonicus estrasse la pistola dalla sua fondina, ma una seconda freccia lo disarmò, poi la ragazza compiendo un balzo lo colpì al petto con un calcio, buttandolo a terra. Premendo un tasto della console liberò Falco, che in un secondo fu addosso al suo carceriere.

<DEMONICUS!> urlò, e cominciò a prenderlo a pugni accecato dall’ira: sinistro, destro, sinistro, un montante e il volto devastato di Demonicus divenne ancora più orripilante, sanguinante e pieno di lividi.

Raccolse da terra la freccia scagliata da Kate pochi istanti prima e gliela puntò in faccia.

<Ora tu le dai l’antidoto, o giuro davanti a Dio che te la pianto in mezzo agli occhi!> disse minaccioso.

<N-Non esiste nessun antidoto> rispose il dottore, sogghignando <Ma non capisci? Ho vinto! Sono riuscito nel mio intento! Non ti fiderai mai più di una donna! Non amerai mai più nessun altra!> e tossendo grumi di sangue si concesse una risata satanica.

<ECCOLA LI!> gridarono i suoi tirapiedi, ripresosi dall’agguato precedente di Black Arrow.

<Non muoverti di qui, maledetto!> gli disse Clint, infilzando il suo mantello con la freccia e di fatto inchidandolo al muro. Poi, fianco a fianco con la sua apprendista, cominciarono a battersi contro gli scagnozzi. Gli avversari erano più numerosi, ma storditi dai combattimenti precedenti, e non riuscirono ad resistere alla coppia di arcieri, più agili e veloci di loro. In breve si ritrovarono circondati dai corpi privi di sensi dei loro avversari.

Immediatamente Occhio di Falco si girò verso Demonicus, ma del dottore non v’era traccia se non la freccia piantata alla parete, senza nemmeno un lembo del mantello. Era sparito, come mai esistito.

<DANNAZIONE! MA COME DIAVOLO HA FATTO A SCAPPARE!> imprecò rabbiosamente.

<Clint...> lo richiamò Kate, indicando “Belinda”, distesa sul pavimento in agonia con la pelle sfigurata in modo spaventoso. Senza dire una parola Clint la presa tra le braccia e la portò via da quel posto orribile.

 

Epilogo 1

 

Alla base dei Vendicatori, Hank Pym si prendeva cura della donna, che era sdraiata in un letto con una flebo attaccata al braccio destro.

<La degenerazione dei tessuti è ad azione lenta. Fortunatamente l’hai portata in tempo, il processo è reversibile. Tornerà come prima.> disse.

<Come prima Hank? No... niente sarà più come prima...> disse Clint, sconsolato. E il suo vecchio amico non aggiunse nient’altro, limitandosi ad appoggiargli una mano sulla spalla.

 

Epilogo 2

 

In un luogo segreto.

 

Le due figure incappucciate parlavano di affari seduti ad un tavolo. (6)

<E’ tutto, Parker?> chiese il più inquietante dei due.

<No> rispose Hood <C’è ancora la questione di Demonicus. Ci ha richiesto una squadra di dodici uomini, pagando solo la metà alla consegna. Di lui non c’è traccia, pare scomparso dalla faccia della terra, e i nostri sono stati messi al fresco da Occhio di Falco.>

<Per cui ci abbiamo rimesso metà compenso e abbiamo perso una dozzina di uomini?>

<Esattamente. Senza contare le quattro ragazze che ha fatto uccidere. Ma per quelle ha pagato il prezzo pieno.>

<Mmmmmm...  abbiamo bisogno di altri adepti. Gli allievi della sorda a che punto sono?>

 

Epilogo 3

 

Non sapeva dove si trovasse. Attorno a lui era tutto buio. Non appena si riprese venne accolto da una misteriosa voce. (7)

<Salve dott. Birely...>

<Il mio nome è Demonicus. Dove mi trovo?>

<A molte miglia dalla terra. Siamo stati noi che l’abbiamo salvata da quella situazione di pericolo, evitando così la sua cattura, teletrasportandola sulla nostra nave.>

<Chi siete voi? E perchè l’avete fatto?>

<Siamo Zygotiani dottore. L’abbiamo studiata e siamo a conoscenza dei sui tentativi di impadronirsi della Terra. Se accetta di abbandonare le sue questioni personali per abbracciare un progetto più ambizioso non solo le diamo la possibilità di realizzare i suoi sogni di conquista, ma le offriamo anche la possibilità di misurarsi con dei suoi vecchi avversari.>

<Ditemi di più...> rispose con una ritrovata grinta.

 

Fine.

 

 

Le Note

 

 

Finisce così questa triste storia di Occhio di Falco, che vede chiudere diverse questioni rimaste sospese e che avrà diverse ripercussioni sul nostro eroe.

 

1 & 2 = Douglas Birely, il Dottor Demonicus, è uno scienziato esperto in ingegneria genetica che ha fatto la sua prima apparizione nel numero 4 della serie Godzilla nel 1977.

In passato si è anche scontrato con i Vendicatori negli episodi 70-74  della serie Avengers West Coast, scritta all’epoca da Roy Thomas. In quel ciclo di storie, Demonicus fede innalzare dal Pacifico un isola che ribattezzò “Demonica” richiedendone l’ammissione alle Nazioni Unite, con la promessa di condividere con mondo le preziose risorse minerarie. Poco dopo però cadde sotto l’influenza del demone chiamato Raksasa, sequestrò un aereo di linea americano e la sua fedele assistente Kuroko, terrorizzata da ciò, chiese l’aiuto dei Vendicatori della Costa Ovest. Dopo un breve scontro Demonicus (tenendo in ostaggio i passeggeri del volo) ordinò alla squadra di abbandonare l’isola, fatta eccezione per Mimo e U.S.Agent., che poi furono artefici della sua sconfitta. Al termine dell’episodio Demonicus si liberò dall’influenza del demone Raksasa, tornando in giusto in tempo per vedere l’isola sprofondare nell’oceano e per dichiarare il proprio amore a Kuroko. Quella fu la sua ultima apparizione prima di venir ripreso dal sottoscritto per riproporvelo in questa nuova drammatica veste.

 

3 = Come sanno bene i lettori dei Vendicatori, per un certo periodo Occhio di Falco ha mollato arco e faretra per assumere le sembianze di Golia. Ha assunto questo ruolo in diverse occasione come ad esempio durante la Guerra Kree - Skrull, Tempesta nella Galassia e durante gli eventi sopracitati.

 

4 & 5 = Ed ecco il colpo di scena!! Belinda Healey non esiste! Nel primo numero della serie Avengers Icons del nostro sito, l’autore Fabio Volino suggeriva che Elton Healey, il criminale noto come Oddball, avesse una sorella da cui era stato separato da bambino di nome Belinda, sosia di Mimo e con cui s’era ricongiunto da poco, e che chiese l’aiuto di Occhio di Falco per soccorrere il fratello, che stava per morire di cancro. A fine del racconto lei chiese a Occhio di Falco se potevano rivedersi e Clint accettò, smascherandosi davanti a lei. Nelle intenzioni di Fabio, lei e Clint avrebbero dovuto far coppia fissa, convolando a nozze. Io non la vedevo proprio, questa cosa. Cioè, il nostro eroe conosce una sosia della sua defunta moglie che gli chiede di uscire? No ci dev’essere qualcosa sotto... per cui, adesso scopriamo che quella donna non era la vera sorella di Oddball ma una complice di questo machiavellico piano orchestrato da Demonicus. Anche stavolta, il nome che ho scelto è una citazione cinematografica: Francine Newandyke è assonante con Freddie Newandyke, il Mr Orange del film Le Iene: anche il personaggio Tarantiniano non è quello che appare perchè è  in realtà un poliziotto infiltrato in una banda di rapinatori quindi, pur essendo il “buono”, è un infame bugiardo. Proprio come “Belinda”.

 

6 = Chi è il misterioso uomo che discute con Hood? Sono certo che molti di voi l’hanno capito... agli altri consiglio di rimanere sintonizzati...

 

7 = Questa scena porta il dottor Demonicus sulle pagine di Shogun Warrios. Se volete sapere quali sono i progetti del perfido dottore, andate a leggervi la serie scritta da Valerio Pastore.

 

E’ tutto!  

 

Carmelo Mobilia